Affermando di sentirsi truffata, insieme ai cittadini carraresi, dall’Amministrazione, Legambiente ricorda come il direttore generale Marco Tonelli sottopose, il 3 novembre scorso, un accordo in cambio della rinuncia al potenziamento dell’impianto di lavaggio di Torano: vista l’imminente realizzazione del nuovo impianto a Miseglia, il Comune si impegnava a non far rimuovere la centralina in località Lugnola fino all’apertura della Strada dei Marmi, con la conseguente applicazione dell’ordinanza sindacale. Malgrado ciò il 31 dicembre la centralina è stata dismessa e il Comune si sarebbe limitato ad inviare una lettera alla Provincia, dando la propria disponibilità a contribuire alle spese per la riattivazione. Secondo l’associazione ambientalista inoltre già l’ accettazione dell’accordo fu il frutto di un raggiro: “Tonelli giustificò l’inutilità dell’adeguamento dell’impianto assicurando che la Tesimag aveva sottoscritto l’impegno contrattuale a realizzare il nuovo impianto di Miseglia entro il 10 dicembre”, sottolineano gli ambientalisti, “oltre a ciò, altre sono state manovre elusive degli impegni istituzionali: il mancato rispetto dell’ordinanza sul fermo camion, l’elusione sostanziale della disposizione del giudice sul controllo dei camion da parte della polizia municipale, infine, l’inottemperanza delle disposizioni del tribunale”. Chiedendo l’immediata riattivazione della centralina, Legambiente conclude: “a questo punto vogliamo anche la prosecuzione del suo funzionamento per un anno dall’apertura della Strada dei Marmi: dopo anni di polemiche sulle polveri sottili, la città ha il diritto di sapere quale è stato il contributo apportato dai camion del marmo e l’effettivo miglioramento che apporterà la Strada dei Marmi”.