Aiutare la Lunigiana a riprendersi la cultura e le sue strutture che si sono perse nel fango dell’alluvione del 25 ottobre scorso. È per questo che Regione Toscana e Fondazione Toscana Spettacolo hanno mobilitato tanti artisti proponendo TOSCANA PER LA TOSCANA, martedì 20 dicembre alle 21 al Teatro Verdi di Firenze. L’iniziativa è stata presentata stamani dall’assessore regionale alla cultura Cristina Scaletti, dalla presidente di FTS Beatrice Magnolfi e dall’assessore alla cultura della provincia di Massa Carrara Lara Venè.

Saranno coinvolti attori, danzatori, musicisti toscani: Alessandro Benvenuti, Leo Brizzi Quartet, Maria Cassi, Roberto Castello, Raffaella Giordano, Alessia Innocenti, Sandro Lombardi, Anna Meacci, Daniela Morozzi, Francesco Niccolini, Lucia Poli, David Riondino, Sergio Staino, Pamela Villoresi. Ma porterà il suo contributo anche Silvio Orlando L’incasso sarà interamente devoluto al recupero del patrimonio librario e archivistico, andato perduto quasi completamente, della Biblioteca di Aulla, città con secoli di storia alle spalle e tappa nevralgica della Via Francigena.

Ad essere interpretato in modo corale sarà un testo emotivamente evocativo sulla alluvione del 1966, La guerra grande dell’Arno, che Francesco Niccolini, impegnato autore di teatro civile, scrisse per il quarantennale della piena dell’Arno. Tutti, dalla sede del teatro agli artisti, presteranno la propria opera gratuitamente e daranno un forte segnale della generosità di questa terra. La medesima generosità che è chiesta agli spettatori, i quali potranno dimostrarla acquistando il biglietto per la serata a 20 euro, che possono diventare 40 euro con l’acquisto anche della maglietta con il bozzetto disegnato da Sergio Staino per l’occasione e generosamente realizzate da Giunti Editore.

“Con questa serata FTS e Regione desiderano, insieme agli artisti e al pubblico che parteciperà, riaffermare il sostegno alla cultura – ha detto la presidente Magnolfi -, sia essa teatrale o letteraria: perché un territorio senza teatro e senza libri è un territorio senza vita, senza memoria quindi senza futuro. Per questo non si può né deve ascrivere qualsiasi forma di cultura tra gli sprechi”. Per l’assessore Scaletti “questa Toscana che prende per mano chi è in difficoltà è quella autentica, quella che piace”. “Essere insieme per sottolineare un valore comune – ha aggiunto – sottolinea il senso della responsabilità di cui siamo ancora ricchi, a dispetto di tutti gli orrori, e la necessità di ripartire anche dal cuore per conservare lo spirito di una coscienza collettiva”.