Circa 50 metri lineari dell’archivio notarile dei feudi della Lunigiana, risalenti in gran parte al 1500 e 1600 sono finiti sotto l’acqua e il fango del fiume Magra. Da due giorni per cercare di salvare il salvabile sta lavorando volontariamente una archivista ecclesiastica. Con lei ci sono anche gli studenti delle scuole medie e superiori di Aulla che stamani, con una vera e propria catena umana, hanno iniziato il trasferimento dei preziosi volumi che verranno portati a Prato, in una cella frigorifera messa a disposizione dalla Bofrost, per essere congelati in attesa del restauro. Si tratta di un patrimonio enorme: «Si sono salvati i protocolli notarili, circa 60 metri lineari, che erano più in alto e che risalgono al 1400».