Non ce l’hanno fatta Enrica Pavoletti e Claudio Pozzi, annegati nell’alluvione ad Aulla. dispersi da ieri, la conferma ufficiale è arrivata questa mattina. La donna, 78 anni, è rimasta intrappolata in un parcheggio a quattro metri sotto la sede stradale, bloccata nella sua auto dall’esondazione del fiume Magra. Aveva accompagnato il figlio Graziano, di 44 anni, ad una visita medica, nel frattempo aveva raggiunto il parcheggio nei pressi di un supermercato in via della Resistenza, costruito ad un livello più in basso rispetto alla strada. Qualche minuto e l’area, quando il Magra è esondato, si è riempita rapidamente; il figlio, resosi conto di quanto stava accadendo, ha cercato di raggiungere l’auto con la madre a bordo, ma senza riuscirci ed è scampato a fatica all’onda di piena. L’auto con a bordo Enrica Pavoletti ed il suo cagnolino, morto, è stata trovata a circa 150 metri da dove è stata investita dall’ondata di fango e acqua. L’altro figlio della donna, Maurizio, ha sperato fino all’ultimo che la madre si fosse salvata, andando a cercarla fino a casa. Poi, nella notte, ha saputo che il corpo era stato trovato. Era, invece, un dipendente dell’Autostrada della Cisa l’uomo trovato morto in uno scantinato invaso dall’acqua e dal fango. Claudio Pozzi, 56 anni, era sceso nel garage di casa per tirare fuori l’auto, e salvarla da una possibile alluvione. La procura di Massa Carrara ha disposto l’autopsia sui due corpi; la effettuerà sabato mattina da un’equipe di un collegio di medici formata da Maurizio Ratti e Luisa Menconi. Sono state invece ritrovate salve, a casa, nel primo pomeriggio, le due ragazze di cui non si avrebbero più notizie da ieri. Una delle ragazza lavora in un negozio di abbigliamento, l’altra in un distributore di benzina. Si erano rifugiate nella loro casa. Al momento, ad Aulla, non ci sarebbero altri dispersi. Non si riescono invece ad avere notizie di 50 persone, in prevalenza anziani, della piccola frazione di Parana, nel comune di Mulazzo. Il paese sembra sparito: vie di comunicazione interrotte a causa del crollo del ponte che unisce Montereggio a Mulazzo, come la strada provinciale.