Giudizio immediato per don Giuseppe Peretti, 83 anni, parroco di Turano, accusato di aver molestato due romene minorenni in canonica in cambio di un po’ di denaro e di qualche genere di conforto. La decisione è del gip di Genova. Lo stesso decreto è stato emesso anche nei confronti di Guerrino della Bona e di Mohammed Ouardi il commerciante e il marocchino che avrebbero intrattenuto, dietro compenso, rapporti sessuali con le due ragazzine, di 14 e 15 anni e di due romeni accusati di favoreggiamento e di sfruttamento della prostituzione. Il processo è stato fissato il 2 novembre presso il tribunale di Massa. I due romeni avrebbero già domandato di essere processati con rito abbreviato. L’inchiesta è stata condotta dal sostituto procuratore Sabrina Monteverde di Genova. Don Peretti, che si è sempre dichiarato innocente, era stato scarcerato nel maggio scorso, dopo la testimonianza delle due ragazzine davanti al gip, perchè erano venute meno le esigenze cautelari. Ma durante l’ incidente probatorio, davanti al gip Silvia Carpanini, le due minorenni avevano ribadito le accuse nei confronti sia del parroco che le avrebbe palpeggiate in canonica sia dell’extracomunitario e del commerciante che con entrambe avrebbero avuto rapporti sessuali a pagamento. Avrebbero raccontato di essersi intrattenute anche con altre persone e che il denaro ricevuto lo avrebbero consegnato ai due romeni. Il processo riaprirà una ferita profonda inferta alla comunità di turano, rimasta sempre fedele al suo parroco. L’avvocato di don peretti Giacomo Bugliani ieri pomeriggio si era dichiarato all’oscuro della decisione dle Gip di procedere con il giudizio immediato. Un fatto molto grave per i legali del parroco, che accusano genova di mancata trasmissione di atti. Bugliani a Oxford per lavoro per oltre un mese si dice anche preoccupato di lasciare solo il suo assistito per tutto questo tempo, in cui si tatterà di decidere la linea difensiva da seguire. Nessun patteggiamento e nessun rito abbreviato, come si era paventato nei giorni scorsi, bugliani è deciso a mantenere la linea dell’innocenza e a dimostrarla in tribunale.