L’ufficio anagrafe, si sa, è uno dei più frequentati di un municipio, con lunghe code di persone in attesa del rilascio di documenti e pratiche varie; quello che però puntualmente accade allo sportello dell’anagrafe del comune di Massa lascia decisamente perplessi il consigliere comunale Stefano Benedetti, che denuncia come da tempo abbia segnalato chilometriche file di persone assiepate davanti allo sportello. Il problema non è la coda in sé di persone, dichiara il consigliere, fisiologica e naturale, ma ciò che puntualmente non viene fatto per evitarla: l’ultimo episodio che ha scatenato le ire dell’esponente di centro destra è di pochi giorni fa, con una quindicina di persone, davanti allo sportello, tra cui una donna in evidente stato di gravidanza e un disabile. Interpellato sul momento un dirigente del comune, Benedetti si sentiva rispondere dal funzionario che non era in grado di risolvere il problema. Da evidenziare che il personale preposto al pubblico era composto solo da 2 dipendenti, continua Benedetti, oltre un gentile funzionario, che, accortosi del problema si è prestato immediatamente per portare aiuto. Da non tralasciare poi che nella stessa mattinata, non essendo regolamentato l’ ingresso delle persone e neanche presente un dipendente allo sportello, alcuni cittadini avevano litigato per poter accedere al servizio, va oltre il consigliere, che ricorda come, già nei mesi passati, avesse interpellato l’assessore Leonardi, perché intervenisse sulla vicenda: all’epoca la risposta fu quella di un pronto intervento mirato ad incrementare il numero del personale, puntualmente mai accaduto. L’appello, questa volta è al sindaco di Massa Roberto Pucci: Stefano Benedetti chiede la primo cittadino che la questione venga necessariamente risolta per eliminare i disagi ai cittadini e ai dipendenti: una buona amministrazione, ricorda, dovrebbe e potrebbe evitare l’ accadimento di questi fatti; come soluzione si potrebbe acquistare un sistema di prenotazione e rilascio numeri per l’ accesso all’ ufficio anagrafe, che è il più frequentato del Comune, la laconica conclusione dell’esponente dell’opposizione.