SONO dovuti intervenire i carabinieri e i finanzieri per placare gli animi ed evitare che la discussione scaturita, domenica sera, sul lungomare di Marina di Massa degenerasse in rissa. A chiamare il 112 sono stati alcuni turisti infastiditi dal percorso ad ostacoli che erano costretti a fare a causa dei «banchi improvvisati» dei vu’ cumprà.
E’ bastato che la commessa di un noto negozio e alcuni turisti che si erano lamentati chiedessero ad alcuni senegalesi di spostare la loro merce per far scaturire la discussione. Soltanto l’intervento delle forze dell’ordine ha evitato che la situazione degenerasse, ma le polemiche infuriano, da parte dei turisti, ma anche dei commercianti, molti dei quali vedono occupato dai venditori abusivi il tratto di suolo pubblico antistante i loro negozi e per la quale pagano la tassa di concessione. Dal vice direttore di Confcommercio, Umberto Sarto, arriva un invito alle forze dell’ordine «affinché esercitino più frequenti e mirati controlli per garantire a tutti l’esercizio dei propri diritti» e alle istituzioni affinché si ricordino «che ci sono cittadini che pagano le tasse e che andrebbero maggiormente tutelati». Non è una questione razziale, si affrettano a precisare i commercianti, ma di legalità, sicurezza e rispetto di tutti.