Non si salva nessuno dai tagli decisi dal Governo, neppure i vigili del fuoco delusi dalle tante promesse fatte e non mantenute sull’equiparazione retributiva e pensionistica, il riconoscimento solo sulla carta della specificità lavorativa e il mancato pagamento degli straordinari effettuati. Ci sarebbero poi quelle 4 mila unità di personale “volontario”, ma che in realtà è precariato a tutti gli effetti, retribuito al pari del personale permanente, richiamato a tempo determinato per le necessità operative e le carenze di organico e che costa allo stato 100 milioni di euro. Il sindacato autonomo CONAPO dice basta agli sprechi, ai tagli continui, alla mala gestione del corpo nazionale dei vigili del fuoco e sta organizzato una protesta itinerante. Il segretario generale Antonio Brizzi, con altri uomini di tutta Italia che si alterneranno in staffetta, partirà in uniforme, con una grande croce sulle spalle, il 12 settembre da Aulla, sede del sindacato; i vigili del fuoco percorreranno l’Aurelia a piedi per raggiungere la Camera dei Deputati a Roma circa un mese dopo. Una vera Via Crucis ad indicare i sacrifici dei vigili del fuoco per ottenere i propri diritti; l’obiettivo è quello di sensibilizzare i cittadini, ma soprattutto la classe politica sulla condizione del Corpo e dei suoi appartenenti. «I ritardi sul pagamento degli straordinari per le calamità e per l’antincendio boschivo hanno raggiunto livelli insopportabili, anche di anni in alcuni casi – afferma il segretario Brizzi». Il CONAPO non è più disposto a tollerare gli interventi annunciati sulle tredicesime, sulle buonuscite e la diminuzione dei festivi. E presenterà una serie di richieste tra cui una riorganizzazione del personale e dei distaccamenti, il pagamento degli arretrati, la nomina di un numero di prefetti provenienti dal corpo dei vigili del fuoco, un medico per ogni comando.