Come ricorderete mercoledì 3 agosto era scoppiato un incendio all’interno del fabbricato della società Elettronica Italiana s.r.l. produttrice di assemblaggi di materiale elettrico per macchine per la resinatura, ubicato nella zona industriale, nel comparto ex Italiana Coke. Le fiamme avevano interessato il reparto di officina meccanica ed il materiale elettrico, nonché componenti elettronici. Oggi Arpat rende noto che, dalle analisi effettuate sulle campionature prelevate, come acqua di spegnimento, vegetali presenti nell’area limitrofa e acqua prelevata dal Fosso del Lavello, risultano valori di microinquinanti, diossina e benzene ai limiti minimi dell’intervallo di riferimento. “Si può ritenere che la contaminazione derivante dalle acque di spegnimento sia stata minima – rassicura Arpat – il 17 agosto infine è stato eseguito un sopralluogo nel quale si è constatato che i materiali di risulta dell’incendio e delle opere di risanamento del locali sono stoccati in due scarrabili in attesa di smaltimento”.