Vandali negli stabilimenti balneari di Massa: un fenomeno in crescita in questi ultimi mesi e che non si ripeteva da anni. Invece sono tornate di moda le bravate che costano care ai balneari, che sempre più spesso di questi tempi si svegliano con sdraio e ombrelloni danneggiati, tentati furti nelle cabine, ricordi sgradevoli sulla battigia, pedalò e pattini scheggiati, passerelle divelte dalla sabbia, docce piegate e addirittura tentativi di incendi alle parti in legno dell’arredamento di giardini e spiagge. Per far fronte al problema i Carabinieri di Massa hanno deciso di intensificare i controlli di notte e di attuare azioni mirate per arginare il fenomeno. Uomini in borghese pattuglieranno le spiagge, ci saranno appostamenti sul lungomare e negli stessi stabilimenti balneari, soprattutto tra quelli che si pensa siano i più a rischio. Anche i titolari dei bagni della costa hanno deciso di mettersi al sicuro con la vigilanza privata e dunque sarà facile scorgere nella notte le luci delle pile elettriche con cui i vigilanti si muoveranno sulla riva per controllare cosa accade sul litorale. I carabinieri sono sulle tracce dell’ultimo gruppo di scalmanati che la scorsa settimana avevano preso di mira cinque bagni a Poveromo: secondo i militari si tratterebbe di ragazzi giovani che probabilmente avevano partecipato ad una festa in spiaggia e avevano bevuto un po’ troppo. Esclusa invece l’ipotesi che possa trattarsi di “bande” specializzate che agiscono miratamente: quel tratto di spiaggia a Poveromo non è controllato dalla vigilanza privata e quindi per il gruppo è stato semplice e senza rischio danneggiare gli stabilimenti indisturbati. Il presidente dei balneari di Riviera Apuana Roberto Aliboni,specifica che quello dei vigilanti privati non è un servizio che può passare l’associazione: <<Non è mai stato necessario_ dice Aliboni_ perché non tutti i balneari avevano questo tipo problema; gli stabilimenti della Partaccia erano i soli, assieme a quelli di fronte alla Turimar, ad aver avuto negli anni questo problema, perché lì si riversavano le scolaresche di studenti soprattutto tedesche. Oggi invece bisogna organizzarsi diversamente e c’è bisogno di più controlli>>. I titolari degli stabilimenti balneari dovranno quindi frugarsi in tasca e investire per la sicurezza delle loro spiagge, anche se ormai la stagione è quasi finita.