Da parte dell’Associazione Difesa ed Orientamento dei Consumatori si tiene ad evidenziare due aspetti della vicenda Asl. Da una parte gli utenti che si sono rivolti ai loro uffici avrebbero evidenziato come le prestazioni mediche fornite dal pronto soccorso si siano dimostrate di ottimo livello ed abbiano messo in evidenza la professionalità degli operatori sanitari, dall’altro però, gli stessi cittadini avrebbero trasmesso enorme fastidio e la sensazione di disagio provocato dall’aver ricevuto con due anni di ritardo ingiunzioni di pagamento non sempre dovute e con l’aggiunta di aggravi di spese in molti casi assolutamente ingiustificati. Sulla base di tale messaggio riportato da Adoc alla Dirigenza Asl, sarebbe quindi stata raggiunta un’intesa sulle priorità da affrontare e su come andare incontro alle esigenze degli utenti del servizio pronto soccorso. È emersa allora la necessità di avviare una divisione netta, in base alla normativa vigente, tra prestazioni che richiedono il pagamento del ticket e prestazioni che per loro carattere di gravità e urgenza sono esenti da qualsiasi pagamento, e su questo punto l’utente dovrebbe essere informato al momento delle dimissioni. Valutati poi i possibili casi di omonimia, rispetto ai quali sarà sufficiente una autocertificazione nella quale si dichiara di non aver avuto prestazioni di pronto soccorso nel periodo riferito all’avviso, il tutto corredato dai dati riportati sulla carta sanitaria dell’utente. Esisterebbe infine, una casistica relativa a codici di dubbia interpretazione, rispetto ai quali sarà cura dell’associazione farne adeguata raccolta e valutazione. L’Adoc invita quindi gli utenti interessati, anche coloro che avessero già provveduto al pagamento del ticket e al fine di attivare le procedure di rimborso a presentarsi alle proprie sedi di Massa, Carrara, Marina di Carrara ed Aulla dalle 8 alle 13. Sulla medesima questione anche il consigliere Vinchesi interviene, sostenendo di apprendere con piacere dell’iniziativa dell’Adoc, ma ricordando quanto anche da parte del suo partito l’attenzione sull’accaduto non si abbasserà, ed cittadini infatti potranno recarsi al circolo culturale Il Vignaletto di viale XX Settembre dove, dalle 10 alle 12 e dalle 17 alle 20, sarà a disposizione uno sportello sotto la guida di un pool di avvocati. Torna poi ad accusare di arroganza il direttore Delvino, l’esponente dell’Api ed afferma: “Anche in seguito alla mia richiesta di chiarimento delle procedure, dalla dirigenza non mi è pervenuta alcuna risposta”, commenta, “ricordo al direttore Delvino che io sono sempre pronto ad un incontro con lui, naturalmente pubblico però”.