Dopo quelle della Uilm alcuni giorni fa, oggi si è dimessa anche la Rsu Fiom. Le decisioni prese in assemblea non sarebbero state rispettate e le rappresentanze sindacali non si sentirebbero più di svolgere un compito che ormai sentono inefficace, scavalcati come sarebbero stati da firme prese al di fuori da realtà assembleari e di concertazione. Emanuele Peselli e Daniele Corsini quindi, lasciano il proprio posto provocando così il decadimento dell’intera Rsu del cantiere. Un’azienda allora che si trova, nel bel mezzo di una vertenza di queste dimensioni, priva di rappresentanti interni. Cosa ne deriverà non è difficile immaginarlo, si attendono ancora per domani le dimissioni ufficiali che, è fuor di dubbio, porteranno l’insieme dei lavoratori allo sbando e, prima di giungere a nuove elezioni, ci sarà certamente il tempo di varare l’ultima nave, con lei l’ultima arma di ricatto delle tute blu. Pareri naturalmente discordanti, come già si chiariva ieri ad assemblea provinciale conclusa: ciò forse sarà un bene, per la lettura che della vertenza davano non solo sindaci e provincia, ma anche i vertici provinciali della Fim. “Qualcuno gioirà”, è il commento amaro di Alessio Castelli dalla Fiom, “nell’apprendere che adesso potrà fare tutto ciò che vorrà”.