“Oggi siamo molto lieti di poter dire al sindaco Zubbani un bel “bravo!”, questo l’incipit della missiva di Legambiente che si complimenta con il sindaco Zubbani per quella che definisce una presa di posizione molto decisa che questi avrebbe assunto nei confronti della Porto s.p.a., ribadendo che non concederà varianti di destinazione d’uso per le 26 RTA previste nel progetto Botta all’interno del complesso alberghiero che sorgerà dalle ceneri del Mediterraneo. Dunque le RTA non diventeranno mini appartamenti ma resteranno residenze turistico alberghiere. “Più volte siamo intervenuti per contrastare la richiesta di Bogazzi che, piangendo miseria nonostante i lauti profitti delle sue società sparse per il mondo”, ricorda l’associazione ambientalista, “minacciava addirittura di licenziare dei dipendenti o di lasciare incompiuto l’albergo, per realizzare il quale aveva avuto la concessione, se non gli si fosse stato consentito di realizzare “una bella sommetta”, vendendo le 26 RTA come appartamenti”. Concedere il cambiamento di destinazione d’uso richiesto dall’armatore Bogazzi avrebbe costituito, secondo Legambiente, un pericolosissimo precedente, poiché non si sarebbe potuta negare la stessa possibilità ad altri proprietari di alberghi già esistenti o da costruire. L’associazione ricorda infine come nel gennaio scorso avesse affermato: “se la città ha davvero bisogno di strutture ricettive, non un metro cubo di alberghi esistenti o previsti deve andare perduto o trasformato per favorire interessi privatistici a scapito di quelli collettivi”. Soddisfatta allora che il primo cittadino abbia accolto simili preoccupazioni, l’associazione afferma anche di augurarsi che anche i timori espressi sui rischi di cementificazione della città trovino la medesima attenzione, così come alcune osservazioni alla Variante al Piano strutturale, fatte proprie anche da altre associazioni e cittadini.