L’opposizione scende in strada contro il decreto legge varato ieri dal governo per superare l’impasse delle liste elettorali di Lazio e Lombardia, mentre il leader dell’Italia dei Valori Antonio Di Pietro chiede l'”impeachment” del presidente Napolitano Stato per aver firmato il provvedimento. Parole dure secondo il partito democratico e l’UDC che comunque hanno deciso di scendere in piazza per manifestare. Le proteste accendono un’atmosfera già tesa tra le forze politiche in vista delle elezioni regionali del 28 e 29 marzo, in attesa delle decisioni dei tribunali amministrativi sulla riammissione delle liste dei candidati del Pdl in Lombardia e Lazio, regioni chiave soprattutto per il centrodestra. Il Partito democratico, che denuncia un “condono elettorale” e parla di decreto “ad listas”, ha già annunciato una manifestazione nazionale in piazza a Roma sabato prossimo. Nel frattempo già oggi in molte città d’Italia si sono svolte le prime manifestazioni pacifiche di protesta contro il decreto salva liste. A Massa, il popolo del centro sinistra, di fronte alla prefettura quale luogo simbolo della giustizia si è ritrovato con bandiere e striscioni per denunciare l’accaduto, descritto dalle varie forze politiche di oppostone come l’ennesimo atto di arroganza politica antidemocratica.