L’iter per l’area “ex Montecatini” inizia con uno schema di convenzione nel maggio 1994, firmata dal sub-commissario Saccone, e termina con una convenzione tra l’amministrazione Comunale e l’Immobiliare La Rosa del 20 luglio 2005. Con il rilascio del permesso di costruire, la consegna di 3 mila mq di parcheggio per la sosta dei mezzi pubblici, viene stabilita entro 24 mesi, quindi per il 25 luglio 2007. Ilari tiene a ricordare che, se a fronte di tutto questo il Comune di Carrara avrebbe già scontato all’Immobiliare La Rosa gli oneri dovuti per urbanizzazione primaria e secondaria, pari a 357 mila 690 euro, la Bozza di convenzione prevedeva anche che l’immobiliare costruisse un parcheggio multipiano di almeno 11mila mq. “La parte di parcheggio in eccesso inoltre”, aggiunge il consigliere, “prevista in copertura del fabbisogno degli standard urbanistici calcolati su tutto il comprensorio di studio della variante, si sottoscriveva che sarebbe stata ceduta gratuitamente al Comune.” L’attuale convenzione prevedrebbe che la società immobiliare costruisca 135 posti auto da cedere al Comune di Carrara, in diritto d’uso all’immobiliare per un periodo di 80 anni, ed ulteriori 250 posti auto che saranno gestiti gratuitamente da La Rosa per un periodo di 60 anni. A partire dal luglio 2007 si arriva al permesso dell’11 maggio scorso con il quale si concedono 6 mesi entro i quali la società avrebbe dovuto consegnare le parti pubbliche. Ma ancora non si tratterebbe di un ritardo oneroso; quest’ultimo si farebbe grave solo allo scadere di ulteriori 3 mesi, al termine dei quali il Comune deve concedere altri sei mesi per far consegnare le parti pubbliche, in alternativa potrebbe intervenire ad eseguire i lavori mancanti e scontarli dalla rimanenza della Fidejussione in suo possesso. La proprietà, dal canto suo indicherebbe il Comune come causa di intoppi e ritardi. “Quanta confusione”, conclude Ilari, “non è nostro compito suggerire i colpevoli, ma certo è che la città ha il complesso ex Montecatini, che non ha disposizione i parcheggi, la piazza ed il deposito CAT, che non ha incassato gli oneri di urbanizzazione primari e secondari, che ha pagato al CAT oltre 300 mila euro. Forse che qualcosa non abbia funzionato?”.