Gennaio non è ancora finito e il limite di legge del PM10 è già stato superato 16 volte; 11 superamenti consecutivi negli ultimi 11 giorni, sabato e domenica compresi. Così, con una media mensile di 61,8 µ/m3 il gennaio 2010 supera alla grande tutti gli anni precedenti. La situazione reale, secondo Legambiente, sarebbe tuttavia ancor più grave visto che, come accertato dall’ARPAT, questi dati sarebbero sottostimati del 25%. “Se siamo in balia del clima”, afferma l’associazione ambientalista, “non è per caso, ma perché in questi anni, adducendo la motivazione che il problema sarà risolto dalla strada dei marmi, il Comune non ha fatto nulla, salvo chiedere ai cittadini di pazientare e ingoiarsi le polveri fino ad allora”. Eppure il D.M. del 2002 avrebbe parlato chiaro, si ricorda: il PM10 doveva essere ridotto progressivamente in modo da rientrare in una media annua di 40 µ/m3 entro il 1° gennaio 2005. “Invece di ridurre le polveri, quali sono state le misure adottate?”, insorge Legambiente, “la misura più significativa adottata dal sindaco è stata quella di violare sistematicamente la stessa ordinanza comunale sul fermo camion dopo tre superamenti consecutivi”. Questa scelta, che violerebbe apertamente la legalità pur di privilegiare i camion, a scapito della salute dei cittadini, chiarirebbe, secondo l’associazione, in modo illuminante quali sono le priorità del sindaco. “Così oggi”, conclude il comunicato, “se il PM10 non ha raggiunto la media annua di 20 µ/m3 e a gennaio non ancora terminato abbiamo già registrato 16 superamenti del limite giornaliero, contro i 7 ammessi nell’intero anno, i cittadini sanno chi ringraziare”.