In seguito alle dichiarazioni dell’assessorato ai servizi sociali del Comune di Carrara, l’Aduc indice una conferenza stampa per esporre le proprie ragioni ed annunciare che, malgrado aver ricevuto intimidazioni da parte dell’Amministrazione anche a mezzo stampa, non ha alcuna intenzione di lasciar passare quella che giudica una disonestà di fondo del sistema che regge il regolamento della casa di riposo comunale. La legge sarebbe invece, secondo l’associazione molto chiara: una volta accertata la non autosufficienza di un anziano ultrassessantacinquenne, egli ha diritto di essere accolto in una Rsa nel giro di 30 giorni, le cure sanitarie, essendo considerate di livello essenziale per la sopravvivenza, spettano direttamente ad Asl e Comune, che devono prendersene carico rispettivamente per il 50%. Unica partecipazione alle spese è quella di pensione ed accompagnamento del singolo anziano, senza alcuna compartecipazione economica da parte dei famigliari. L’anziano infine, ha diritto a 200 euro mensili per le proprie spese personali. Così però non avviene a Carrara, come nella maggior parte delle realtà regionali e nazionali, e l’Aduc non intende demordere.
E molti sono coloro che si sono rivolti all’Associazione in seguito ad ingiunzioni di pagamento da parte del Comune e minacce di pignoramento, atti insomma, che sono in spregio al cittadino, come dichiara lo stesso difensore civico Bonomi, presente alla conferenza. Rimangono poi le dichiarazioni fatte dall’assessore Bernardi nei confronti di Angela Ricci, portavoce cittadina dell’associazione che denuncia di aver pagato ben 115 mila euro in luogo di 80 mila per un ricovero di 6 anni della propria nonna nella Rsa carrarese.
E se Mannini, dopo aver atteso invano il tavolo di confronto promesso dal sindaco Zubbani, ha indirizzato oggi un esposto alla Procura di Massa-Carrara, Bonomi promette la prossima presenza del difensore civico regionale Morales, mentre l’Aduc annuncia che chiederà un ulteriore incontro d’urgenza con la Commissione Controllo e Garanzia, oltre a sollecitare un tavolo pubblico con l’Amministrazione ed il direttore della Rsa Biselli.