Riccardo Canesi e Severino Meloni, rispettivamente presidente del Comitato Scientifico degli Ecologisti del Pd regionale e portavoce dell’Italia dei Valori di Massa-Carrara, mettono in guardia le amministrazioni rispetto alla bontà di una scelta, quella relativa all’ampliamento del porto commerciale ed alla costruzione del porticciolo turistico del Lavello. Una simile riflessione, seppur da tempo sostenuta, si farebbe più pressante a seguito dei gravi danni inferti dall’alluvione all’intero territorio provinciale. Canesi sottolinea la fragilità dell’ecosistema del litorale apuano che, soprattutto di fronte ai risultati della mareggiata dei giorni scorsi, dovrebbe indurre gli amministratori locali verso un ripensamento su una scelta che, sostiene, avrà ripercussioni sullo sviluppo socio-economico della provincia per decenni. Meloni dal canto suo afferma che, mentre gli effetti erosivi sul litorale sarebbero certi e concreti, non esisterebbe invece prova concreta del contrario. Entrambi si rifanno poi ai pareri negativi espressi dai Ministeri dell’Ambiente e dei Beni culturali: “La prudenza è d’obbligo”, scrive Meloni, “perché quando gli effetti concreti arriveranno a smentire le previsioni opportunistiche il danno sarà già fatto, irreversibile e irrimediabile, come si è già visto con il porto commerciale”. Apprezzando l’invito alla prudenza dell’onorevole Rigoni, Canesi definisce meramente quantitativa l’idea che in provincia si ha ancora di sviluppo, tanto che, avanti di questo passo si paventerebbe la creazione di un territorio-mostro che pregiudicherebbe davvero un serio sviluppo economico basato sulla sostenibilità, sulla qualità e quindi sulla valorizzazione delle sue vere vocazioni. Nelle istituzioni locali inoltre, secondo Meloni, non sarebbe ancora maturata la consapevolezza che l’attuale crisi economica globale rappresenta uno spartiacque tra il prima e il dopo. “Un dopo nel quale”, afferma il portavoce dell’Italia dei Valori, “quasi niente potrà più essere uguale a prima, come le aspettative di crescita dei consumi e della produzione, in particolare dei beni di lusso”.