Sono stati i carabinieri a salvare ieri mattina il parroco di Porto Venere, don Francesco Sciaccaluga, colto da un grave malore nella propria abitazione. L’allarme è scattato alle 10 e mezzo quando un impiegato comunale ha chiamato i militari della locale stazione segnalando l’impossibilità a mettersi in contatto con l’anziano sacerdote che non aveva mai risposto alle numerose telefonate. Dalla caserma sono subito partiti il maresciallo Raffaele Giordano e il carabiniere Mario Annibale che, accertato che l’auto di don Francesco, che ha ottantadue anni, era regolarmente parcheggiata nei pressi della sua abitazione, hanno cominciato a chiamarlo a gran voce senza però ottenere alcuna risposta. A quel punto, pressoché certi che potesse essere successo qualcosa di grave al parroco, i due militari hanno tentato di entrare nell’abitazione che però era ben chiusa. Don Francesco Sciaccaluga infatti aveva sbarrato con dei chiavistelli e dei catenacci sia la porta d’ingresso che le finestre. Grazie alle indicazioni di un parrocchiano e ad una planimetria dell’intero immobile i militari sono riusciti a raggiungere attraverso un vecchio passaggio interno, una parete di cartongesso ricavata in una vecchia nicchia nel muro. Raggiunto l’angusto spazio i carabinieri hanno sfondato con facilità la parete di sottile cartongesso e una volta dentro hanno trovato il sacerdote nella sua camera da letto riverso sul pavimento e privo di sensi. Ora don Francesco è ricoverato in neurologia.