Durante alcuni controlli anti-bracconaggio a salvaguardia della fauna del Parco nazionale delle Cinque Terre dove vige il divieto di caccia, il comando della Forestale di Riomaggiore ha denunciato e sequestrato le armi a sei cacciatori che partecipavano a una battuta di caccia al cinghiale nel territorio comunale di Pignone.

Nella zona, il confine del Parco nazionale coincide con quello del Comune di Monterosso al Mare e così anche il limite dei divieti, tra cui quello di caccia: per tutelare sia la fauna selvatica sia l’incolumità dei numerosi escursionisti delle Cinque Terre, nelle vicinanze dell’area protetta non si può sparare verso il suo interno e gli appostamenti fissi devono essere smantellati alla fine della stagione venatoria; inoltre, chi passa armato all’interno del Parco deve attenersi alle norme di comportamento previste per tutto il territorio nazionale (arma scarica e in custodia) e possedere il nullaosta rilasciato dall’ente Parco.