Fermato dai carabinieri all’esterno di un locale notturno con 64 grammi di cocaina
Chi avrebbe mai potuto sospettare di lui? 57 anni suonati, un quasi nonno, incensurato, con un buon lavoro. Invece Mario Ghio, spezzino, di professione cuoco, aveva una doppia vita. Smesso il cappello da chef, riposte le pentole nell’armadio, chiuso il gas dei fornelli, si trasformava in pusher. Uno spacciatore di droga anche di buon livello, se è vero che alla fine, in tutto, i carabinieri gli hanno sequestrato 64 grammi di cocaina.
La sua copertura e il suo alone di persona insospettabile sono definitivamente saltati l’altra notte, in maniera abbastanza fortuita. Ghio aveva appena smesso di lavorare – fa il cuoco in un ristorante del centro storico – e prima di tornare a casa aveva deciso di fare una capatina in un noto locale notturno della prima periferia cittadina, ma probabilmente non solo per bere qualcosa. Quando è arrivato in auto ed ha parcheggiato nei pressi del locale pubblico non poteva immaginare che tutte le sue mosse fossero notate dai carabinieri fermi, non lontano, su un’auto in sosta. I militari hanno notato che il cuoco si era sistemato qualcosa dentro il giaccone: un involucro di piccole dimensioni. Incuriositi, sono scesi dalla vettura di servizio e lo hanno fermato.
Gli hanno chiesto di vuotare le tasche e all’inizio l’uomo ha cercato di depistare i carabinieri tirando fuori di tutto, meno il contenitore contestato. Alla fine, però, ha dovuto cedere: dentro all’involucro c’erano nove piccole confezioni per un totale di 12 grammi di cocaina purissima. Già questo sarebbe bastato per l’arresto, dato che erano dosi confezionate per lo spaccio, ma gli uomini della Benemerita sono andati oltre, procedendo ad una perquisizione domiciliare. E qui la doppia vita del cuoco si è svelata definitivamente. Nascosto nell’abitazione è stato trovato un sacchetto di droga. Oltre mezzo etto, per la precisione 52 grammi, sempre di cocaina e un bilancino di precisione. E così Mario Ghio è stato arrestato per detenzione di droga ai fini dello spaccio. Dopo essere stato accompagnato in caserma, per gli espletamenti di rito, è stato portato nelle carceri di villa Andreino, a disposizione dell’autorità giudiziaria che questa mattina dovrà disporre la convalida dell’arresto