Il P.D. e la “Sindrome di Neri”.

 

I risultati delle Primarie ci hanno consegnato alcuni dati su cui riflettere attentamente.

Provo a indicarne alcuni:

il primo – si è certificata la regola democratica per la quale tutti i candidati, a qualsiasi carica politica o istituzionale intendano proporsi, devono necessariamente essere scelti attraverso le primarie;

il secondo – la campagna elettorale per le primarie è stata inesistente a Massa-Carrara e si è svolta quasi esclusivamente sulla stampa, avendo come obiettivo quelle “forze avverse locali” che si sono dichiarate però aderenti alla linea politica del P.D.;

il terzo – la prova di forza che ne è scaturita ha irrigidito le parti in campo e ha, di fatto, disorientato ancor più gli elettori e tutta l’opinione pubblica;

il quarto – durante la battaglia delle assemblee congressuali locali si sono visti in campo eserciti ben preparati e ben equipaggiati che hanno presidiato i seggi/circoli;

il quinto – nella battaglia finale e decisiva quegli stessi eserciti sono stati spazzati via dalla voglia degli elettori di partecipare liberamente e democraticamente alle scelte dei propri gruppi dirigenti, sconfessando clamorosamente i risultati delle assemblee dei circoli;

il sesto – le regole congressuali hanno attribuito al nostro territorio rappresentanze politiche quantitative a livello regionale e nazionale (delegati) di nessuna rilevanza e con nessun effettivo potere di incidenza.

 

Sulla base dei dati illustrati e potendo fare un raffronto tra i risultati delle primarie per la scelta del segretario nazionale del P.D. e quelli delle elezioni comunali di Massa del 2008, appaiono abbaglianti le somiglianze in essere sia per quanto riguarda l’eloquente simmetria temporale degli accadimenti sia per i risultati finali che si sono in ambedue i casi affermati!

 

Tutto qui, allora?

 

Prendere coscienza di questa situazione non è poca cosa, per cominciare.

 

Per non ripetere la medesima esperienza, occorre che l’attuale gruppo dirigente (non solo il segretario provinciale) faccia un passo indietro favorendo un corposo rinnovamento dei vertici locali e provinciali del partito, in modo da scongiurare gestioni personalistiche delle prossime scadenze elettorali e per consentire d’impartire un nuovo impulso alla politica locale.

Politica che deve creare coesione, e non divisione, cercando di riunire le forze migliori del nostro territorio affinché possano far riaccendere l’interesse per una politica aperta, coraggiosa e concreta.

 

Un iscritto al P.D.