Alla chiusura della stagione estiva la guardia di finanza di Massa Carrara stila il bilancio di 4 mesi di attività che si sono concentrati sul fenomeno dell’evasione e dell’economia sommersa. Presi di mira più di altri, gli stabilimenti balneari; per loro il problema è legato alla demanialità marittima. Con il costante aiuto dell’unità aeronavale di Livorno, le fiamme gialle apuane hanno multato 4, su 13 stabilimenti controllati, per il mancato pagamento della tassa regionale sui canoni demaniali per 10mila euro e dell’ici per 27 mila euro. Sono stati poi effettuati 341controlli strumentali, relativi cioè a scontrini e ricevute fiscali con un’irregolarità che ha superato il 30%. Ad alcuni locali invece è stata imposta la chiusura temporanea dopo gli accertamenti sul carovita e sulla disciplina dei prezzi. Per arrivare a scoprire alcune evasioni la guardia di finanza ha individuato mezzi o navi per poi identificare la corrispondenza del mezzo con la posizione fiscale. Ma non è mancata neppure la lotta all’abusivismo che ha portato alla denuncia di 85 persone ed oltre 13 mila capi sequestrati. 7 denunce e 418 sequestri per la sicurezza dei prodotti e altre 2 denunce e quasi 10mila pezzi sequestrati per la tutela del made in Italy. E ancora, 38 interventi hanno portato all’arresto in flagranza  di due extracomunitari  per spaccio di droga, 6 denunce a piede libero e 31 segnalazioni alla prefettura. Per lo stupefacente sequestrato si parla di oltre 1,7 kg di cocaina, oltre 20 kg di hashish e mezzo kg di marijuana. Infine, in mare sono stati effettuati circa 120 controlli con il sequestro di 7 imbarcazioni, mentre nell’attività di tutela della pesca ci sono stati sequestri di attrezzature per circa 40mila euro.