MASSA TV è in onda

1. ma che bella notizia ! Brava Coppa e brava Antenna 3, Sono proprio curiosa
   Giorgia

2. ho visto la pubblicità. Veramente originale e ganza !!!!!
   Giorgia

3. cos’è massa tv ?

4. QUESTA MI SEMBRA UNA BUONA COSA. IL COMUNE CHE ENTRA NELLE NOSTRE CASE CON UN SUO CANALE TELEVISIVO. SPERIAMO CHE I PROGRAMMI SIANO INTERESSANTI.NEL PIATTUME CHE CONTRADDISTINGUE LE AMMINISTRAZIONI LOCALI QUESTA E’ UN’IDEA INNOVATIVA. MA CHI L’HA AVUTA? DOREMMO DARGLI UN PREMIO. IN BOCCA AL LUPO A TUTTI
   RICCARDO

5. carina la pubblicità. In bocca al lupo. Sono di Carrara e mi pare di capire che per ora non posso vedere massativvu. Fate presto a portarla anche a Carrara. Visto la fine che ha fatto teletoscana è bene avere un altro canale anche se istituzionale. Vorrei conoscere la Signora Coppa per stringerle la mano. Noi donne abbiamo una marcia in più. ciao! Giusy Carrara

6. w massatv w comune di massa w antenna 3 w lina coppa w la televisione

7. Buona l’idea del comune. Sono curioso di vedere massaTv

8. La tv del comune che programmi può fare?. Anche film e cartoni animati? o dobbiamo solo sorbirci i politici che chiaccherano a vanvera?.

9. ho aggiornato di decoder e ho visto massa tv. Ma è insieme ad antenna 3?. Si vede molto bene. Dove li trovo i programmi? Auguri
   Cesare

10. OGGI HO SEGUITO UN PO’ MASSA TV. I SERVIZI SONO BELLI E NONOSTANTE GLI ARGOMENTI ANCHE INTERESSANTI. SONO FATTI MOLTO BENE E PIACEVOLI DA SEGUIRE. HO VISTO STAMANI L’INIZIO DELLE TRASMISSIONI SUL PROGRAMMA LA RADIO TE LA DO IO CON SIMONE. CARINA E BRAVA L’ASSESSORE. NON CREDEVO CHE A MASSA ARRIVASSIMO A TANTO. BRAVO PUCCI, TI CONFERMO IL MIO VOTO. SUGGERIMENTO PERCHE’ NON METTETE ANCHE CLIP MUSICALI SU MASSA TV ANCHE PER AVVICINARE I GIOVANI.

11. In questa città la tv la fanno gli “scalzagatti”; una più o una meno cosa cambia?

12. "In questa città la tv la fanno gli "scalzagatti"; una più o una meno cosa cambia?"

    GIUSTO! Poi se fatta da antenna 3..fanno i jingles con le gif animate stile anni 80

13. eh si cari signori, che brutta cosa l'invidia… vi piacerebbe essere all'altezza… tremate!

14. Solita massesata targata Antenna 3! Emittente che rispecchia a pieno la serietà del suo proprietario Lazzoni che equivale a 0

15. L’invidia si caratterizza come desiderio ambivalente: di possedere ciò che gli altri possiedono, oppure che gli altri perdano quello che possiedono. L’enfasi, quindi, è sul confronto della propria situazione con quella delle persone invidiate, e non sul valore intrinseco dell’oggetto posseduto da tali persone.
    L’invidia può avere radici molto profonde nella personalità di un soggetto. Può essere stata causata da una mancanza di affetto in passato, da un’eccessiva competitività o da dei desideri che sono stati frustrati. Essendo le cause così rilevanti, spesso è difficile per un soggetto riuscire a risolvere il proprio problema.
    Alla base dell’invidia c’è, generalmente, la disistima e l’incapacità di vedere le cose e gli altri prescindendo da sé stessi: in questo senso, si può affermare che l’invidioso è generalmente frustrato, ossessivo, manipolatore, con pochi scrupoli e talvolta ipocrita.
    L’invidioso assume spesso atteggiamenti e comportamenti ben precisi e, quindi, riconoscibili. Tra i più tipici comportamenti dell’invidioso c’è il disprezzo dell’oggetto invidiato (“questa cosa, che io non ho, non vorrei comunque averla perché non mi piace”)
    L’invidioso può rivolgere la propria invidia non solo verso oggetti materiali, ma anche verso presunte doti possedute dall’invidiato in tali casi, l’invidioso reagisce tentando di disprezzare o di sminuire l’invidiato, perché ai suoi occhi questo è colpevole di evidenziare ciò che l’invidioso non ha. In un certo senso, è come se si sentisse sminuito dall’esistenza dell’invidiato e, in qualche modo, danneggiato da questo.
    L’invidia può provocare uno stato di profonda prostrazione: in taluni casi, l’invidioso può assumere comportamenti molto aggressivi, e il tentativo di sminuire l’invidiato può raggiungere toni esasperati, arrivando ad umiliare in pubblico l’invidiato di turno umiliandosi esso stesso pur di raggiungere lo scopo, ovvero il pubblico disprezzo e la pubblica derisione, come a dire: “io sto male per colpa tua, perché tu metti in luce la mia inferiorità; allora devo assolutamente evidenziare le tue mancanze, i tuoi difetti, facendoti sentire ridicolo: farò in modo che anche tu soffra”. In altri casi l’invidioso può maturare in sé un diritto alla rivalsa che subdolamente lo portano a mettere in atto comportamenti mirati a minare direttamente la disponibilità dell’oggetto d’invidia all’invidiato ovvero tendono a indurre disagio e sofferenza nell’invidiato proprio in quanto possessore dell’oggetto d’invidia. Se, tuttavia, il progetto dell’invidioso fallisce, egli si sentirà sempre più debole e ridicolo, ovvero precipiterà in manie di varia natura, anche gravi.

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